Meno file all’ufficio postale
Nel 2012, La Stampa, pubblicava un articolo molto interessante come sintesi del rapporto Censis “Municipium 2012”, realizzato in collaborazione con la RUR, Rete Urbana della Rappresentanze.
Tra le varie fotografie della società suggerite dalla ricerca, sottlineiamo l’incremento di familiarità con il ditigale:
[…] nelle città medio grandi, Il 66,2% delle abitazioni è in rete grazie all’Adsl, nel 44,4% c’è il Wifi domestico. E’ chiaro che ormai Internet non è più quella porta misteriosa che permetteva, solo a chi avesse esoteriche competenze, di muoversi in un mondo pieno di tentazioni e pericoli. […]
E un aumento dell’utilizzo dei servizi digitali in sostituzione alle tradizionali operazioni “cartacee”:
Quasi la metà (48%) di noi animali urbani ha scoperto la domiciliazione bancaria delle utenze domestiche. Solo una parte minima (28%) dei laureati si presta ancora a far file all’ufficio postale, mentre il grosso (78%) di chi ancora ami questo passatempo ha la sola licenza elementare.
Questo vuol dire che con il passare gli anni aumenta la fiducia nei confronti degli strumenti digitali e che – superato lo scoglio dell’alfabetizzazione – sempre più persone preferiscono sbrigare le pratiche online, piuttosto che perdere mattinate presso qualche ufficio.
E’ un mutamento culturale che già molto ci ha dimostrato, ma ancora di più si renderà concreto nei prossimi anni. E’ compito delle istituzioni e degli imprenditori precederlo di qualche passo e preparare il terreno all’auspicato sviluppo.
Si tratta di far risparmiare tempo ai cittadini e, si sa, è una risorsa molto preziosa.
Noi ci stiamo riuscendo: http://app.sm.tnotice.com